Tutti esperti di allattamento, non è vero? Dall’amica mamma alla zia che ha cresciuto tanti nipotini, sino al signore che ti nota allattare al parco, sembra proprio che tutti abbiano qualcosa da ridire sull’allattamento… dei bimbi degli altri! Oggi parliamo in modo semplice, ma scientifico, di verità e falsi miti sull’allattamento!
Ti ricordo che puoi scoprire tutto su post parto e allattamento qui.
Il mio latte non è acqua!
Il latte non è assolutamente acqua! In un confronto tra il latte prodotto nel primo anno di vita e nel secondo anno di vita del bambino, si evince che: aumenta il contenuto di grassi, di proteine, di lattoferrina, di lisozima, di immunoglobuline A, ferro, sodio, si riduce leggermente quello di zinco e calcio.
Di seguito ti mostro una tabella che confronta il latte materno durante il primo anno di vita del bambino, e il latte materno durante il secondo anno (fonte: UPPA).
Allattalo dieci minuti per seno!
È da considerare superata e inappropriata l’indicazione di attaccarlo 10 minuti per seno.
L’ultimo latte si ottiene progressivamente con lo svuotarsi del seno. Alcuni bambini, se vengono spostati troppo presto al secondo seno, possono riempirsi da entrambi i seni del primo latte, più povero in calorie, piuttosto che ottenere il giusto equilibrio tra primo e secondo latte.
Non sei un ciuccio: dopo un po’ che allatti, staccalo!
I neonati che stanno imparando a poppare, non sempre sono così efficienti nel succhiare, spesso hanno bisogno di più tempo! Ad alcune donne il flusso di latte può arrivare a piccole ondate diverse volte durante una poppata. Permetti al bimbo di succhiare fino a quando egli mostri segni di sazietà come il lasciare spontaneamente il seno e il rilassare mani e braccia.
Fa caldo, dagli un po’ d’acqua
Il lattante non ha bisogno di altro che del latte, neanche dell’acqua. In questa fase della vita, infatti, quando avverte la sete si attacca al seno prendendo quello che viene definito il “primo latte”, meno grasso e più ricco di acqua e zuccheri.
Per garantire che il bimbo crei un rapporto anche con gli altri membri della famiglia, fallo nutrire con il biberon anche dagli altri.
Nutrire non è l’unica maniera con cui gli altri membri della famiglia possono stabilire un legame con il bimbo; tenerlo in braccio, coccolarlo, fargli il bagnetto e giocare con il bebé sono cose molto importanti per la sua crescita, il suo sviluppo e il suo attaccamento agli altri.
Non tenerlo sempre in braccio, se non lo stai allattando, o lo vizierai!
Nel rispetto della volontà della mamma, e del suo bisogno di riposo/indipendenza, in realtà, secondo gli studi, i bambini che vengono tenuti spesso in braccio piangono un minor numero di ore al giorno e crescendo dimostrano più sicurezza in se stessi.
Attaccare il bimbo troppo spesso non serve, perché il seno è vuoto
Il corpo di una donna che allatta produce continuamente latte. Più il seno è vuoto, più velocemente il corpo lavora per riempirlo, mentre al contrario più il seno è pieno più lenta è la produzione di latte. Se una mamma aspetta sempre di avere i seni gonfi prima di allattare, il suo corpo può ricevere il messaggio che sta producendo troppo, e può ridurre la produzione complessiva.
Per produrre latte, devi bere latte
Anche questo è falso. Una corretta alimentazione con verdura, frutta, cereali e proteine è tutto quello di cui una madre ha bisogno per rifornirsi dei giusti elementi per produrre latte. Il calcio si trova in molti alimenti non caseari, come verdure verde scuro, semi, frutta secca e pesce. Nessun altro mammifero beve latte per produrre latte.
Allattare è semplice
No, allattare, inizialmente, non è semplice. Appena nato, un bambino ha l’istinto di ricercare immediatamente il seno materno, ma molte mamme, soprattutto nei primi giorni di vita del bambino, possono avere bisogno di indicazioni pratiche su come allattare e su come posizionare il bambino al seno. Non c’è niente di male a chiedere supporto e aiuto!
Allattare è doloroso.
Durante i primi giorni molte mamme possono provano del fastidio mentre imparano ad allattare. Tuttavia, la spiacevole sensazione di dolore al capezzolo può essere facilmente evitata e non deve diventare routine o qualcosa da sopportare e basta. Se continui ad avere dolore man mano che l’allattamento procede, chiedi supporto ai professionisti!
Non hai abbastanza latte.
Quasi tutte le donne producono la quantità di latte giusta ad alimentare il loro bambino. La produzione di latte è determinata da fattori come un attacco al seno efficace, la frequenza delle poppate e quanto a ogni pasto il bambino riesce a “svuotare” il seno.
Per capire che l’allattamento sta procedendo bene, e che il bimbo cresce, affidati a questi parametri:
- Le visite pediatriche procedono bene;
- Il bambino aumenta di peso, ha un aspetto roseo e, semplicemente, cresce;
- Il bambino bagna i pannolini con frequenza regolare;
- Il bambino si alimenta anche 8-12 volte al giorno.
Devi eliminare alcuni alimenti per le colichette.
Le coliche del neonato non sono in alcun modo collegate alla tua dieta, come spiego in questo articolo. Sono spesso determinate da altri fattori: immaturità intestinale, attacco scorretto, manifestazione di un disagio.
La tua dieta non influenza la qualità del latte.
Il corpo umano è progettato per resistere alle carestie tutelando la salute del neonato, quindi difficilmente perderai il latte, anche se non ti alimenti al meglio. Tuttavia la tua alimentazione può influenzare la qualità del latte e la sua composizione, per questo è importante aver cura di questo aspetto!
Scopri cosa mangiare in allattamento in questo articolo.
E tu, conosci altri falsi miti o ti sono stati dati altri “strani consigli” durante l’allattamento?
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Rivolgiti ad un nutrizionista
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Dottoressa Deborah Fedele