Transaminasi alte in gravidanza… che paura! Eppure non sempre ciò rappresenta un pericolo: potrebbe infatti capitare che le transaminasi abbiano valori elevati, in relazione all’aumento dell’attività epatica e allo squilibrio ormonale tipici della gravidanza. Cosa fare, quindi, se si scopre di avere le transaminasi alte in gravidanza?
COSA SONO LE TRANSAMINASI?
Le transaminasi sono enzimi prodotti dal fegato. Durante la gravidanza ci sono vari esami di routine da fare, e le transaminasi rientrano tra quelli. Vengono controllate per verificare che il fegato funzioni correttamente e per identificare eventuali patologie, come la colestasi gravidica.
PERCHÉ AUMENTANO IN GRAVIDANZA?
Le transaminasi alte in gravidanza sono relativamente comuni (sembra che interessi il 3-10% di tutte le donne nei 9 mesi di gravidanza).
Le cause possono essere molteplici:
- Malattie epatiche già presenti;
- Condizioni e patologie quali la celiachia, l’emocromatosi, l’ipertiroidismo, le miopatie;
- Malattie cardiache;
- L’uso di integratori (ferro e vitamina A);
- Alcuni farmaci (come il progesterone);
- Squilibri ormonali della gestazione;
- Colestasi gravidica o steatosi epatica acuta;
- Infine, durante la gravidanza, che è di per sé un periodo impegnativo per il corpo materno, le transaminasi alte possono essere legate a una dieta particolarmente sbilanciata, ricca di grassi e zuccheri.
QUANDO PREOCCUPARSI?
Vedere le transaminasi alte in gravidanza non è in genere allarmante, ma va sempre valutato dal medico e monitorato. Infatti, una delle cause di transaminasi alte in gravidanza può essere la colestasi gravidica e la steatosi acuta epatica della gravidanza.
LA COLESTASI GRAVIDICA
La colestasi gravidica è una malattia epatica poco diffusa in gravidanza. É un disturbo del fegato in cui il normale flusso della bile è compromesso, che provoca forte prurito alla madre, caratterizzata dalla presenza di esami di laboratorio che evidenziano:
- aumento dei livelli degli acidi biliari;
- transaminasi alte;
- possibili alterazioni della bilirubinemia, dei livelli di gamma GT e fosfatasi alcalina.
La colestasi intraepatica della gravidanza aumenta il rischio di prematurità fetale, di natimortalità e di sindrome da distress respiratorio. L’esatto meccanismo di insorgenza non è ancora del tutto chiaro, ma gli studi attuali suggeriscono fattori genetici, ormonali e ambientali.
Sintomi
La caratteristica principale è l’insorgenza improvvisa di un forte prurito che in genere peggiora fino al parto o all’inizio del trattamento. Comincia spesso sul palmo delle mani e la pianta dei piedi, per poi coinvolgere rapidamente tutto il corpo.
STEATOSI ACUTA EPATICA IN GRAVIDANZA
Questa rara, poco conosciuta patologia si manifesta vicino al termine, talora associata alla preclampsia, e può manifestarsi sotto forma di insufficienza epatica o di encefalopatia
I sintomi della steatosi epatica comprendono nausea e vomito improvvisi, dolore addominale e ittero, seguiti nei casi gravi da un’insufficienza epatocellulare. La patologia può andare incontro a remissione, ma può anche aggravarsi e, in alcuni casi, potrebbe essere necessario il trapianto di fegato.
TRANSAMINASI ALTE IN GRAVIDANZA: COSA FARE?
Se si escludono condizioni gravi come la colestasi gravidica o la steatosi epatica acuta, sai qual è la prima cosa che ti dice il medico quando vengono riscontrare transaminasi alte in gravidanza? Di modificare la tua alimentazione! Va da sè che diviene spontaneo chiedersi: perché non curarla prima?
Oggi parliamo ancora troppo poco di prevenzione, puntando alla cura quando oramai “il danno è fatto”, mentre avremmo tutti la possibilità di prenderci cura della nostra salute ogni giorno.
PERCHÉ IL FEGATO É COSI’ IMPORTANTE PER LA NOSTRA SALUTE?
Siamo abituati a dare per scontato di svegliarci tutte le mattine, tutto sommato in forze e in salute. Magari anche dopo un weekend caratterizzato da alcol ed eccessi alimentari. Ma… c’è chi ci consente di farlo, di smaltire le tossine accumulate, e quel “qualcuno” è proprio il fegato!
Il fegato è un organo prezioso per il nostro organismo, un lavoratore instancabile che svolge il suo lavoro ogni giorno. Ecco alcune delle sue funzioni:
- produce la bile (che ci aiuta a digerire i grassi alimentari);
- favorisce la trasformazione degli alimenti assorbiti;
- consente la sintesi del colesterolo e dei trigliceridi;
- Ha un ruolo nel metabolismo delle proteine e nella riduzione dei loro scarti tossici;
- Produce le proteine coinvolte nei processi di coagulazione;
- Ha la funzione di “spazzino” dell’organismo, con compiti di detossificazione;
- Si occupa della gestione e dell’immagazzinamento degli zuccheri, della vitamina B12, del ferro etc…
Il fegato è però un organo molto vulnerabile: entra quotidianamente in contatto di tutte le tossine alimentari/da farmaci, per cui aiutarlo nel suo lavoro è il minimo che si possa fare. Come ti dicevo prima, il segreto per aiutarlo e sostenerlo è alla portata di tutti: la dieta!
DIETA PER LA SALUTE DEL FEGATO
Seguo ogni giorno tante donne durante la gravidanza, sia in salute che in stati patologici, ad ogni epoca gestazionale. Tra loro, molte arrivano proprio dopo aver scoperto di avere le transaminasi alte in gravidanza, su suggerimento del medico. Questo ci consente di renderci conto di quanto la dieta non debba, e non possa, essere vista solo come uno strumento per “mantenere il corretto peso corporeo”, intendendola solo come una moda. Purtroppo è ancora frequente sentir dire a donne durante la gravidanza che non trovano utile seguire una dieta in questa fase della vita, ci penseranno dopo a “smaltire i chili di troppo”. Ma ciò che mangiamo è molto di più, soprattutto in una fase delicata come la gestazione finisce per influenzare direttamente la nostra salute!
E tu, lo sapevi che ciò che mangi influenza in modo unico ciò che sarà tuo figlio, e la tua salute? Se non lo hai mai fatto prima, richiedi una consulenza nutrizionale per fare una valutazione della tua alimentazione, o richiedi un piano alimentare personalizzato in gravidanza!
Non sapevi che ciò che mangi potessi addirittura influenzare la salute del tuo bimbo? Allora non perderti questo articolo in cui parlo di alimentazione e salute del bambino.
Non parliamo quindi di diete per “depurare il fegato”, ma di sane abitudini che sostengano il lavoro di questo organo preziosissimo per la nostra vita, evitando di appesantirlo e alterare le sue funzionalità.
Per la salute del fegato bastano poche buone pratiche, come:
1) Avere uno stile di vita sano.
Il fumo e l’alcol mettono a dura prova la salute del nostro organismo, anche del fegato! Sia in gravidanza che non, è importante non fumare e non assumere alcolici.
2) Alimentazione normocalorica.
Dieta iper-calorica, grassa e zuccherina? No, grazie! Moltissime ricerche associano una maggiore longevità ai regimi alimentari più ipocalorici, che puntino soprattutto alla qualità!
3) Grassi sì, ma nella giusta quantità e di qualità.
Oramai sappiamo quanto i grassi facciano bene, anche in gravidanza, ma non possiamo ignorare che una dieta ricca di grassi saturi, in particolare se associata al consumo di zuccheri, si associ in letteratura scientifica all’aumento rischio cardiovascolare e al peggioramento della funzionalità epatica. Evitare o ridurre drasticamente, quindi, carni grasse, lavorate (salsicce, salumi, pancette), formaggi grassi, oli industriali etc…
Una dieta povera di grassi e zuccheri semplici allontana il rischio di steatosi, cioè l’eccessivo accumulo di trigliceridi nel fegato, una condizione tipicamente associata all’obesità .
3) Semplice è meglio!
Dico sempre alle mie pazienti che mangiare sano può essere gustoso senza bisogno di strafare. É assodato che le cotture leggere, come il vapore, i farri, senza troppe fritture, grassi, siano salutari per la linea, la salute e…il fegato. La frittura, in particolare, porta alla produzione di sostanze tossiche, come l’acrilamide. Alimenti pericolosi per il fegato sono quindi le patate fritte e gli snack untuosi e salati.
4) Pasti meno abbondanti.
Finire di mangiare senza sentirsi troppo sazi, è buona norma. Pasti abbondanti sovraccaricano di lavoro il fegato.
5) Meno zuccheri.
Siamo portati a credere che le merendine siano solo merendine, i biscotti, i prodotti da forno, solo alimenti come gli altri, forse solo più gustosi e salati, più calorici. Far ruotare la nostra percezione di alimento sano o non sano solo intorno al potere calorico, però, è sbagliato, ci allontana dalla consapevolezza della qualità di un alimento. É importante limitare cibi come i dolciumi, lo zucchero, il riso bianco, le torte, caramelle di ogni tipo. Il fegato sarebbe infatti pesantemente impegnato a metabolizzare l’eccesso di zuccheri semplici.
6) Più attività fisica.
Gravidanza NON è malattia! Se ne hai la possibilità, muoviti un po’!
7) Pochi (o niente) funghi in gravidanza!
Ne avevi mai sentito parlare? Come spiego in questo articolo, in gravidanza si consiglia di evitare il consumo di funghi! Trattandosi infatti di un periodo della vita in cui il fegato risulta più appesantito, i funghi sono da evitare. Si dice, infatti, che ogni fungo possiede un potenziale intrinseco fenomenologico tossico.
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Dottoressa Deborah Fedele
Dott.ssa Deborah Fedele
Nutrizionista esperta in alimentazione in gravidanza, allattamento, alimentazione e fertilità.
Fondatrice del programma “Alimentazione in Gravidanza“.