Molte donne mi domandano se si può mangiare pesce in gravidanza o se fa male, quali tipi di pesce mangiare mangiare in gravidanza e come cucinare e manipolare al meglio il pesce per evitare contaminazioni. Un’altra domanda che vi ponete spesso è: quale tipo di pesce contiene metalli pesanti? Oggi risponderemo a tutte queste domande!
Si può mangiare il pesce in gravidanza?
Assolutamente sì, anzi! Le linee guida nazionali raccomandano di assumere almeno due/tre porzioni di pesce alla settimana (da 200 a 300 g a settimana), naturalmente con le dovute accortezze che adesso vedremo.
In gravidanza il pesce è importantissimo perché apporta preziosi nutrienti:
- Le proteine ad alto valore biologico, che sono i mattoncini che costituiscono il nostro organismo e quello del bambino; scopri tutto sul ruolo delle proteine in gravidanza in questo articolo.
- Preziosi minerali; selenio, fosforo, iodio e fluoro, che sono importanti nella regolazione del sistema circolatorio, nervoso e muscolare;
- Gli acidi grassi essenziali. Abbiamo parlato in questo articolo del prezioso ruolo dei grassi in gravidanza, in particolare quelli essenziali come gli omega 3 e del DHA, e lo ribadiamo anche qui. I grassi sono componenti preziosissime della nostra alimentazione, si chiamano essenziali perché il nostro corpo non è in grado di produrli e devono essere assunti con la dieta. Gli acidi grassi essenziali, in particolare gli omega 3, sono necessari per un adeguato sviluppo del sistema nervoso centrale del bambino, e aiutano la salute cardiovascolare della mamma.
Mangiare pesce in gravidanza può fare male?
Abbiamo visto, quindi, che mangiare pesce in gravidanza NON fa male, ma bisogna fare delle precisazioni su quali tipi di pesce mangiare in gravidanza e sulle corrette pratiche igieniche da rispettare.
I principali pericoli del mangiare pesce in gravidanza infatti sono:
- Assunzione di metalli pesanti e sostanze tossiche.
Le limitazioni al consumo di pesce in gravidanza sono legate prevalentemente al rischio di esposizione a sostanze tossiche, quali diossine e policlorobifenili (PCB). Il mercurio è un metallo normalmente presente nell’ambiente. Quando contamina gli animali acquatici, i batteri lo trasformano in una forma più pericolosa, il metilmercurio, che si accumula nei tessuti grassi del pesce. Per questo motivo le donne in gravidanza dovrebbero evitare pesci di grossa taglia (come lo spada o il tonno fresco), a causa del rischio di esposizione al metilmercurio, che ad alti livelli può essere dannoso per il corretto sviluppo del sistema nervoso del feto.
- Contaminazione batterica. Il pesce può essere contaminato da vari microrganismi tra cui, in gravidanza, il più famoso è la Listeria Monocytogenes. Questo batterio Può contaminare qualunque livello della catena di produzione e di consumo degli alimenti. Cresce e si riproduce a temperature variabili tra 0° e + 45°, tende a persistere nell’ambiente e quindi ad essere presente anche in alimenti trasformati, conservati o surgelati.
Quindi quali pesci mangiare in gravidanza?
Tra i tipi di pesce ricchi in omega 3 e poveri in mercurio vi sono
- il salmone
- lo sgombro
- il nasello
- il branzino
- la sogliola
- l’aringa
- le acciughe
- le sardine
- le alici
- l’orata
- le trote
- pesci di mare di piccola e media taglia
Quali pesci non si possono mangiare in gravidanza?
- pesce spada, marlin, squalo (cui appartiene anche la verdesca), pangasio, tonno, per l’alto contenuto di metalli pesanti e diossine.
- Cozze, vongole, ostriche, frutti di mare. Questi pesci potrebbero essere contaminati dagli scarichi industriali e potrebbero contenere microrganismi pericolosi. La cottura adeguata in genere è sufficiente a scongiurare il rischio infettivo, ma è impotente nel caso di presenza di tossine.
- Il pesce affumicato, per i rischi connessi alla presenza di sostanze cancerogene legate al processo di affumicatura.
Si può mangiare pesce crudo in gravidanza?
Negli ultimi anni è aumentato il consumo di pesce crudo, come sushi, e con esso il rischio di contrarre l’infezione da parte di parassiti, virus e batteri. Sarebbe bene evitarne il consumo in gravidanza per il rischio di infezione da Anisakis (Pseudoterrannova Decipiens) ed altri parassiti (Clonorchis, Diphyllobotrium). Il pesce crudo, inoltre, veicola la toxoplasmosi.
Corretta preparazione del pesce in gravidanza.
Infine apriamo una parentesi sulla corretta manipolazione del pesce in gravidanza, con piccoli accorgimenti che possono aiutare la mamma a prevenire ogni rischio:
- Evitare il pesce crudo;
- Lavare bene le mani prima di cucinare;
- Utilizzare utensili diversi per il pesce CRUDO (prima della cottura) e COTTO;
- Utilizzare utensili diversi per il pesce CRUDO e il taglio di eventuali verdure e insalate;
- Favorire il pesce nostrano.
Sai cosa mangiare in gravidanza? Ne parlo in questo articolo!
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Dott.ssa Deborah Fedele