Il reflusso e le difficoltà digestive sono condizioni fastidiose molto frequenti in gravidanza. Non è possibile “sbarazzarsene” del tutto poiché le loro cause sono di tipo ormonale e meccanico, ma con questi consigli potrete sicuramente migliorare la qualità della vostra vita (e dei vostri pasti!).
Il reflusso si presenta soprattutto verso la fine del secondo trimestre di gravidanza e accompagna tutto il terzo trimestre di gravidanza. Quello che forse non sapevi è che l’alimentazione gioca un ruolo chiave nel tenere a bada l’insorgenza e quindi il fastidio.
Oggi cerchiamo di scoprire tutto sul reflusso in gravidanza e su come combatterlo!
CHE COSA É IL REFLUSSO?
Con il termine “reflusso” si fa riferimento alla risalita nell’esofago del contenuto acido dello stomaco. Questo si accompagna a “bruciore di stomaco”, “acidità e rigurgito“.
Il reflusso fa parte delle difficoltà digestive tipiche della gravidanza, così come la nausea nel primo trimestre di gravidanza, e la stitichezza.
CAUSE DEL REFLUSSO IN GRAVIDANZA
Il reflusso in gravidanza è un disturbo non semplice da trattare poiché ha cause strettamente connesse alla gestazione. Secondo uno studio, ben il 72% di donne lamenta reflusso nel terzo trimestre di gravidanza, il 22% nel primo trimestre di gravidanza e il 39% nel secondo trimestre.
Le cause sono di tipo:
- Cause ormonali. L’aumento dei livelli di progesterone comporta un rallentamento dello svuotamento gastrico e riduce il tono dello sfintere presente fra stomaco ed esofago, causando la comparsa di reflusso.
- Cause meccaniche, dovute all’aumento del volume e peso dell’utero che grava sullo stomaco, e potrebbe causare un rilassamento della valvola muscolare tra esofago e stomaco, alterandone la normale chiusura che impedisce la risalita del contenuto dello stomaco.
- Ultima, ma non per importanza, la cattiva alimentazione. Mangiare in modo sregolato e cibi non idonei predispone, infatti, al manifestarsi dei sintomi.
SINTOMI DEL REFFUSSO IN GRAVIDANZA
Si parla di reflusso in gravidanza quando la gestante lamenta:
- Senso di acidità e bruciore allo stomaco o alla bocca;
- Rigurgito di cibo;
- Rigurgito di acido;
- Dolore epigastrico, dolore toracico;
- Tosse da reflusso.
REFLUSSO IN GRAVIDANZA: ALCUNI CONSIGLI
Essendo così diffusa la problematica del reflusso gastrico in gravidanza, ogni giorno mi trovo a consigliare a decine di donne i trucchi per cercare di alleviare i sintomi. Alcuni sono pratici, come:
- Migliorare la postura durante i pasti e dopo: mangiare in posizione eretta e non sdraiarsi subito dopo mangiato;
- Dormire con il busto sollevato rispetto al materasso (ad esempio posizionando un supporto dietro la schiena e la testa);
- Fare pasti piccoli, frequenti e non troppo abbondanti. Se il disturbo è importante l’ideale è fare colazione, pranzo, cena più due o tre spuntini “abbondanti”, così da coprire il fabbisogno nutrizionale senza caricare troppo uno dei pasti;
- Mangiare lentamente;
- Mangiare almeno due-tre ore prima di coricarsi;
- Fare movimento;
- Evitare di prendere troppi chili. Si tratta di un punto spesso sottovalutato, ma importante, ecco perché è fondamentale gestire la propria dieta sin dal primo trimestre di gravidanza.
REFLUSSO IN GRAVIDANZA: COSA MANGIARE?
La sana alimentazione ci viene come sempre in aiuto.
Sai tutto su cosa mangiare e cosa non mangiare in gravidanza? Scoprilo qui.
Infatti si può ridurre la sintomatologia migliorando la propria alimentazione, eliminando i cibi reflussogeni pur rispettando sempre i propri fabbisogni, fondamentali in gravidanza.
Ti consiglio pertanto di:
- Evitare cibi eccessivamente grassi, soprattutto fritture;
- Evitare cibi troppo conditi (ad esempio cibi in cui ci sono mixati tanti ingredienti, oli e grassi da condimento;)
- Evitare cibi speziati;
- Evitare cibi troppo salati;
- Evitare cibi troppo caldi, zuppe o minestre di carne o di verdure, soprattutto la sera;
- Evitare i legumi;
- Evitare il caffé;
- Evitare il cioccolato;
- Evitare i dolci o i cibi troppo zuccherini;
- Evitare bevande gasate e zuccherate;
- Evitare cibi precotti, biscotti, grissini, fette biscottate e altri prodotti “confezionati”;
- Limitare i formaggi;
- Evitare affettati e insaccati, anche cotti;
- Pesce in scatola;
- Salsa di pomodoro o pomodoro crudo (il sintomo è variabile da persona a persona con questi alimenti);
- Dado da cucina o altri esaltatori di sapidità;
- Salsa di soia;
- Frutta a guscio (il sintomo è variabile da persona a persona con questi alimenti).
Bene, sono sicura che questa lunga lista dei cibi da evitare ti abbia preoccupato, ma puoi liberamente consumare:
- Carni, pesci, con cotture al forno, alla griglia, lessi, prive di grassi eccessivi;
- Uova;
- Potete aggiungere i grassi, come l’olio extravergine di oliva, a crudo;
- Frutta (limitare quella più “acida” se si nota inasprimento dei sintomi)
- Verdura cruda o cotta (saltata in padella, evitare di lessarla)
- Cereali a chicco (riso, farro, orzo, quinoa), l’integrale potrebbe non essere tollerato, anche se nettamente migliore come prodotto cercate di valutare la vostra sensibilità;
- Patata americana.
Ecco cosa puoi, in maniera pratica, fare:
- Costruire il tuo menù settimanale, come trovi spiegato qui. Potrai non inserire in menù tutti i cibi “vietati” ed avere sotto controllo la tua alimentazione ogni giorno. Questo ti consentirà anche di non arrivare ai pasti affamata, senza sapere cosa mangiare, e “ripiegare” sulla prima cosa presente in frigo;
- Evitare i cibi “no”;
- Testare se i cibi “no” in piccola quantità ti creano fastidi.
REFLUSSO IN GRAVIDANZA: RIMEDI NATURALI
Esistono rimedi naturali al reflusso? Sì! Fermo restando che situazioni poco tollerabili devono essere sempre gestite dal medico che può prescrivere dei farmaci (se con l’alimentazione il disturbo non è migliorato), ecco cosa ti consiglio:
- IL BICARBONATO. 1 cucchiaino di bicarbonato disciolto in un bicchier d’acqua può aiutarti a liberarti del fastidio e del dolore. Non si consiglia di prenderlo più di 1-2 volte nell’arco della giornata.
- Tisana alla malva e ai semi di finocchio;
- Bere acqua lontano dai pasti;
- Zenzero, sia fresco che secco in polvere, da assumere dopo i pasti.
Se hai dubbi di qualunque tipo, iscriviti alla mia community Facebook! Ogni giorno centinaia di donne si confrontano su tematiche comuni e sull’alimentazione in gravidanza.
Dottoressa Deborah