Buongiorno a tutti, da brava amante dei libri ed ex studentessa fuori sede (perché fuori sede ci sono ancora, nella bella Milano, ma aimè gli anni passano e non sono più uno studente disperato – il disperato però lo teniamo!), amo spulciare in giro per la città alla ricerca di mercatini e negozi dei libri usati e (sorriso smagliante, Da dannn in sottofondo), sui navigli c’è questo fantastico negozio di Libraccio che vende libri usati a tre euro. Ho trovato tanti piccoli tesori in questa libreria (occorre cercare per bene, ma solitamente la magia avviene da sé e sono i libri a trovare noi!) come La grazia dell’aria sottile, La spiaggia infuocata, Venuto al mondo etc, ma veniamo a noi, questa volta è stato il turno di “Diario di una adolescenza rubata”.
Ecco la trama:
Sadie è una bambina che ha perso il padre, sua madre, disperata per la morte del marito, si rifugia nell’alcool e nella relazione con un uomo brutale che sconvolgerà le loro vite. E in una fredda mattina d’inverno, a soli tredici anni, Sadie subirà la più terribile delle violenze. Dopo ripetuti abusi da parte del patrigno scoprirà di essere rimasta incinta, ma il peso della vergogna porterà la ragazza ad abbandonare la figlia dopo il parto e a fuggire lontano, dimenticando tutto e tutti. Vivendo la sua vita, Sadie diventa un’affermata donna d’affari, proprietaria dì un’importante catena di intimo sexy e dì famosi locali notturni. Ma il passato torna a bussare alla sua porta. Il suo terribile segreto la catapulterà in un inferno da troppo tempo rimosso.
La mia impressione:
Questo romanzo è diviso in due parti, il Prima, ossia tutti gli eventi dell’infanzia e prima adolescenza della protagonista, Sadie, ed il Dopo, la vita della bambina oramai divenuta donna d’affari, che non ha mai del tutto dimenticato il suo passato turbolento.
La prima parte è sicuramente quella che ho preferito.
Il romanzo è parzialmente autobiografico, l’autrice (che usa uno pseudonimo), dice di essersi ispirata alla sua storia di abusi per raccontarci le vicende di vita di Sadie. Sono sempre stata affascinata dai libri tratti da storie vere, danno più spessore e potenza alle parole che stiamo leggendo, ecco perché, probabilmente, leggere la storia di questa bambina, che vive in casa con la madre alcolista dopo la morte improvvisa del padre, un po’ abbandonata a se stessa ma comunque felice, equilibrata e sicura di sé al punto da essere un punto di riferimento per le altre bambine della scuola, mi ha tanto colpito.
Un giorno la sua vita cambia radicalmente: sua madre porta in casa il suo nuovo compagno, Adam. Nel conoscerlo, Sadie comprende immediatamente che quell’uomo stravolgerà tutto. Adam è descritto come un uomo furbo, viscido, severo, che abusa immediatamente del suo potere e influenza sulla mamma di Sadie al punto da toglierle gradualmente ogni libertà, iniziando ad approfittare psicologicamente di lei facendola sentire costantemente minacciata e senza protezione alcuna.
Questa parte è vera, toccante, a parti brutale: mostra come un uomo adulto possa distruggere psicologicamente una bambina, sfruttarne le debolezze, terrorizzarla al punto da rendere la sua vita un inferno.
Le paure quotidiane che Sadie deve vivere, gli incubi, il terrore dei passi di quell’uomo su per le scale, lo stato di eterna apprensione ed allerta che lei vive, sono descritti in modo duro, schietto, reale.
Quando lui poi inizia ad abusare fisicamente della bambina, le scene sono descritte con una crudità che fa quasi male, che turba.
Forse perché, da fervente sostenitrice delle donne e dei loro diritti, ho molto a cuore le tematiche di abuso, ma l’autrice riesce a descrivere in modo terrificante quei momenti, dall’odore dell’alito di lui alla sua pelle molle, fredda e sudata, la voce e la perfidia dei suoi ricatti.
Insomma, 5 stelle per questa prima parte.
Gli eventi ben presto precipitano: come da trama, Sadie rimane incinta, questo porta a galla tutta la verità, ma non ci saranno conseguenze per lo stupratore.
Dopo una serie di vicissitudini (non farò spoiler), la vita di Sadie andrà avanti, ma numerose altre tragedie la coinvolgeranno, tanto che alla fine, abbandonerà tutto per ricostruire la sua vita da zero, con l’aiuto di Lionel, un nuovo amico conosciuto per caso.
Seconda parte.
La bambina è diventata un’affermata donna d’affari, dirige un impero commerciale, ma il passato bussa ancora alla sua porta e, nel giorno del suo trentesimo compleanno, tutti gli spettri del passato ritornano con violenza nella sua vita.
Questa parte, a differenza del realismo che impregna le prime pagine, è molto più romanzata. Ho quasi avuto l’impressione che l’autrice, che è stata vittima di violenze, abbia voluto dare a tutti i costi a Sadie un riscatto e un forzato lieto fine.
Non aggiungerò altro per non rovinare la sorpresa! È un romanzo veloce, dinamico, ci fa fare il tifo per Sadie e fa avvertire il senso di solidarietà femminile soprattutto quando, da adulta, Sadie diventa tanto tosta da non avere quasi più timore di nessuno.
La mia valutazione
****
Buone letture a tutti voi!