Abbiamo parlato di zucchero e compreso quali gravi danni possono causare a carico dell’organismo umano, soprattutto nei più piccoli. La domanda sorge spontanea: posso usare invece i dolcificanti in gravidanza?
Dolcificanti: cosa sono?
I dolcificanti sono sostituti dello zucchero con potere dolcificante maggiore, a fronte di un contenuto calorico significativamente inferiore.
I dolcificanti possono essere: di sintesi e naturali.
Dolcificanti di sintesi.
I dolcificanti di sintesi sono prodotti “artificiali”, creati per offrire un’alternativa più salubre allo zucchero. Tuttavia da tempo si discute sulla potenziale tossicità dei dolcificanti di sintesi e una loro eventuale cancerogenicità, nonché sul loro effetto sull’organismo umano e sul metabolismo. É stato evidenziato da diversi studi, infatti, che l’eccesso di questi prodotti ha molti effetti collaterali. I dolcificanti possono:
- Alterare il microbiota intestinale (con note conseguenze sulla salute umana, come malattie infiammatorie, difficoltà digestive etc);
- Predisporre all’obesità alterando il senso di sazietà;
- Alterare l’omeostasi del glucosio (quindi il controllo della glicemia).
Ma quali sono i dolcificanti di sintesi? Aspartame, acesulfame, saccarina, ciclammati e sucralosio.
La dose giornaliera massima consentita varia a seconda del dolcificante ed è calcolata in base al peso. Attualmente L’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ritiene sicuro, nei limiti previsti, l’uso di dolcificanti, ma esistono pareri contrastanti e numerosi studi contrari a tale rassicurazione.
Dolcificanti naturali.
Sono sostanze con potere dolcificante esistenti in natura.
I dolcificanti naturali sono: il miele, il fruttosio, il malto, lo sciroppo d’acero, l’amasake, lo sciroppo d’agave, la stevia, i polioli. Il vantaggio di questi prodotti è di possedere minori calorie rispetto allo zucchero e di fornire non solo “calorie vuote” ma anche sostanze nutritive, come le vitamine. Si tratta comunque, ugualmente di zuccheri che hanno un impatto sul corpo umano e sulla glicemia, determinandone un aumento. E si sa: stimolare eccessivamente la glicemia non fa bene al nostro corpo, mette il pancreas sotto stress e predispone inesorabilmente all’aumento del peso corporeo. Tutti questi zuccheri, inoltre, favoriscono la proliferazione di una flora microbica intestinale di tipo putrefattivo.
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Attenzione a non confondere “naturale” con benefico.
Il fruttosio, per esempio, favorisce la lipogenesi (formazione di grasso), può causare steatosi epatica e obesità. Ciò, in associazione allo zucchero, ha un effetto negativo sull’intero organismo.
Diverso invece è l’effetto della stevia, un dolcificante naturale ritenuto sicuro (se assunto in piccole quantità) anche per la gestante e per i bambini. La stevia non subisce degradazione con le alte temperature, ed è per questo che può essere usata anche per la preparazione di dolci. Attenzione però al momento dell’acquisto: spesso è venduta in miscela con altri dolcificanti artificiali.
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Posso usare i dolcificanti in gravidanza?
In definitiva, per rispondere a questa domanda, la risposta è Nì. Non ci sono evidenze scientifiche per le quali il consumo di dolcificanti in gravidanza debba essere sospeso. Resta comunque vero che il loro eccesso si associa alle numerose problematiche e pericoli discussi.
L’ideale è:
- Consumare bevande light con moderazione;
- Se si utilizza miele o sciroppo d’acero, ricordare sempre che è un prodotto che impatta sul peso corporeo e sulla glicemia;
- Ricordare che le sostanze dolci danno dipendenza e rendono più difficile liberarsi dal desiderio di altri cibi zuccherini.
Dottoressa Deborah Fedele
FONTI:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/29159583/
Lancet. 1977 Sep 17;2(8038):578-81. Artificial sweeteners and human bladder cancer.