La gravidanza porta con sé pensieri, gioie e preoccupazioni che prima non avevamo, ad esempio riguardo al cibo. Nei nove mesi di gestazione bisogna prestare sempre molta attenzione ai cibi, a come si preparano, a come si manipolano, ad una corretta pulizia. Prima della gravidanza sembrava scontato mangiare un’insalata in busta già pronta, adesso le cose cambiano. Perché? Perché le difese immunitarie materne sono meno pronte di quanto non lo fossero prima della gestazione, e nel cibo ci sono dei microrganismi che possono essere dannosi per il feto. La Lysteria è uno di quelli, causa di listeriosi in gravidanza.
Abbiamo già parlato di Salmonellosi in gravidanza e di toxoplasmosi in gravidanza!
Cosa è la listeriosi?
La listeriosi è un’infezione causata dal batterio Listeria Monocytogenes. È relativamente rara, tuttavia il quadro clinico è severo con tassi di mortalità elevati soprattutto nelle categorie fragili, quali donne in gravidanza, neonati, anziani e soggetti adulti immuno-depressi. La Listeria Monocytogenes è un batterio ubiquitario. Può contaminare qualunque livello della catena di produzione e di consumo degli alimenti.
Come si contrae l’infezione?
L’infezione solitamente si contrae con l’ingestione di cibo infetto. È possibile, ma raro, il contagio interumano e per contatto diretto con gli animali e l’ambiente contaminati. L’incubazione media è di circa 3 settimane, ma può prolungarsi sino a 70 giorni. La listeriosi può assumere diverse forme cliniche, dalla più comune gastroenterite (si manifesta entro poche ore dall’ingestione ed è rapidamente autolimitantesi nei soggetti sani), alla forma più severa nei soggetti fragili.
Listeriosi in gravidanza
Il rischio di contrarre la listeriosi in gravidanza aumenta. I sintomi di listeriosi in gravidanza sono sovrapponibili a quelli di una sindrome simil-influenzale, con febbre e sintomi come stanchezza, dolori generalizzati, che rendono pertanto difficile la diagnosi.
Rischi della listeriosi in gravidanza:
- aborto spontaneo;
- parto pretermine;
- morte fetale intrauterina (circa la metà dei casi);
- listeriosi congenita (lesioni d’organo multiple, deficit neurologici, epatosplenomegalia, difficoltà respiratorie, lesioni cutanee ecc.)1
Quali sono gli alimenti a rischio?
Poiché è un batterio molto diffuso, sono tanti gli alimenti che possono essere contaminati. La listeria cresce e si riproduce a temperature variabili tra 0° e + 45°, tende a persistere nell’ambiente e quindi ad essere presente anche in alimenti trasformati, conservati o surgelati. Gli alimenti più comunemente associati a listeriosi sono:
- pesce affumicato;
- carne cruda;
- verdure crude o sottoposte a blandi trattamenti di conservazione, in particolar modo i funghi freschi, la lattuga e le insalate preconfezionate;
- latte non pastorizzato e suoi derivati (formaggi molli, burro, creme, gelati);
- preparazioni come patè;
- panini e cibi preparati pronti all’uso (inclusi hot-dog, carni fredde tipiche elle gastronomie).
In questo delicato periodo della vita ci sono delle norme alimentari da seguire, ma posso aiutarti: ogni giorno nel mio gruppo privato dedicato alla gravidanza, parliamo di questo e di altre tematiche! Iscriviti qui.
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BUONE NORME DA SEGUIRE PER PREVENIRE LA LISTERIOSI (e le malattie di origine alimentare)
1. Attenzione al momento di acquisto e lavaggio
- Accertati sempre della potabilità dell’acqua che utilizzi per bere, per preparare il ghiaccio da mettere nelle bevande, per lavare o preparare gli alimenti o quella usata per lavare gli utensili della cucina
- Non acquistare uova troppo imbrattate di sporco né uova refrigerate: se l’uovo subisce sbalzi termici potrebbe formarsi condensa sul guscio, che favorirebbe la penetrazione all’interno di germi patogeni
- Lava accuratamente la frutta e le verdure prima di consumarle, tagliarle o cuocerle (anche quelle da sbucciare); utilizza acqua corrente potabile o, per una maggiore efficacia, detergenti a base di cloro (il bicarbonato invece è inefficace)
- Se utilizzi detergenti a base di cloro per lavare frutta e verdura, non limitarti all’ammollo nella soluzione di acqua e detergente, ma risciacqua comunque i prodotti con acqua corrente
- Pulisci e lava con una spazzola pulita: patate, carote, meloni, cetrioli e qualsiasi prodotto dell’ortofrutta a buccia che venga a contatto con il suolo; quindi asciugali accuratamente con un panno pulito o carta assorbente a perdere
- Non lavare la carne avicola prima di cuocerla: eventuali schizzi potrebbero contaminare gli utensili e le superfici di lavoro o altri alimenti pronti al consumo presenti in cucina.
2. Preparazione e cottura
- Cuoci in modo accurato e completo uova, prodotti ittici (in particolare molluschi bivalvi) e le carni (in particolare carni avicole e macinato bovino)
- Non utilizzare il forno a microonde per cuocere gli alimenti: non garantisce una cottura uniforme dell’alimento
- Non rompere le uova sui bordi del contenitore che utilizzerai per lavorarle, utilizza un altro recipiente;
- Dopo la rottura, allontana i gusci delle uova dalla cucina e lavati le mani;
- Verdure, salumi e insaccati crudi possono essere usati come condimenti della pizza solo se cotti assieme alla pizza stessa.
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3. Conservazione
- Non conservare pesce cotto a lungo e consuma il pesce fresco entro breve tempo dall’acquisto;
- Non conservare i prodotti refrigerati oltre la data di scadenza;
- Consuma in breve tempo i prodotti precotti o pronti per il consumo;
- Consuma eventuali avanzi di cibo conservati previo accurato e uniforme riscaldamento ad alte temperature in modo da essere sicura di aver abbattuto una possibile contaminazione microbica dell’alimento;
- In frigorifero, separa bene i prodotti crudi (specialmente uova, carne e pesce) fra loro e soprattutto dalle verdure e dai cibi cotti pronti al consumo;
- Conserva le uova sul ripiano centrale del frigo (4-5°C), ben separate dagli altri alimenti ed estraile soltanto poco prima dell’utilizzo;
- Non lavare le uova prima di porle in frigorifero: l’acqua potrebbe favorire la penetrazione di germi patogeni all’interno. Puoi pulirle con un panno umido prima dell’utilizzo;
- Mantieni il frigorifero in ordine e pulisci regolarmente le pareti interne e i ripiani con acqua calda e sapone liquido;
- Mantieni la temperatura del frigorifero entro i 4°C e quella del congelatore sotto i 17°C.
4. Attenzione alle contaminazioni
- Fai attenzione alle cross contaminazioni, ovvero alle contaminazioni fra prodotti crudi e alimenti pronti al consumo o fra superfici e utensili sporchi e alimenti pronti al consumo;
- Lava accuratamente con un detergente le superfici della cucina e gli utensili venuti a contatto con carni crude, frutta e verdure non lavate;
- Lava sempre le mani con un detergente prima di mangiare e dopo aver toccato carne cruda, gusci di uova, frutta e verdura non lavate o la terra;
- Elimina da casa insetti come mosche e scarafaggi, proteggi il cibo dal contatto con questi ultimi perché possono essere un veicolo per i patogeni;
- Usa sempre guanti di gomma in tutte le attività che possono comportare il contatto con materiali potenzialmente contaminati da feci di gatto (giardinaggio, orticoltura, pulizia lettiera del gatto, ecc.);
- Cura bene la tua igiene personale, lava le mani ogni qual volta usi il bagno, cambi un pannolino, tocchi o accarezzi il tuo animale domestico e comunque sempre prima di preparare il cibo o mangiare!
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FONTI
https://www.sigo.it/wp-content/uploads/2018/06/LG_NutrizioneinGravidanza.pdf
BIBLIOGRAFIA
Lamont RF, et al. Listeriosis in human pregnancy: a sys‑tematic review. J Perinat Med. 2011;39(3):227-36