Il diabete gestazionale è una delle complicanze più insidiose della gravidanza, da tenere monitorato per garantire il benessere materno e fetale.
Il diabete gestazionale è una forma di diabete che si manifesta in gravidanza (da non confondere, quindi, con il diabete presente già prima della gravidanza), caratterizzato da intolleranza di entità variabile al glucosio, con iperglicemia.
Il diabete in gravidanza viene di solito diagnosticato tra il secondo e il terzo trimestre di gravidanza, e può associarsi ad un’elevata morbilità della madre, del feto e del neonato. Niente paura però, perché un diabete riconosciuto in tempo può essere gestito e tenuto sotto controllo! Scopriamo tutto su questa condizione e come affrontarla!
Diabete gestazionale: cosa fare?
Non è insolito che in studio io assista donne con diabete gestazionale. Come spesso dico, la gravidanza è una condizione di per sé “diabetogena”, ossia c’è una risposta meno efficace del corpo agli zuccheri introdotti con la dieta. Ecco perché è fondamentale curare la propria alimentazione già dal primo trimestre di gravidanza.
Vale la pena, quindi, sforzarsi a seguire un’alimentazione sana, ingerendo cibi a basso indice glicemico e abolendo, invece, dolci e prodotti industriali.
Scopri tutto sulla sana alimentazione in gravidanza in questo articolo.
L’assistenza alla donna con diabete gestazionale è a cura di un team multiprofessionale (ginecologo, diabetologo, ostetrica, infermiere, dietista/nutrizionista, pediatra, neonatologo, medico di medicina generale).
Cosa fare quindi se si soffre di diabete gestazionale?
- Seguire una sana alimentazione. La terapia alimentare, solitamente, è necessaria per tenere sotto controllo la glicemia ed evitare di dover ricorrere ai farmaci. Se non sai esattamente cosa fare, richiedi il tuo piano alimentare personalizzato in gravidanza;
- Fare attività fisica: 20 o 30 minuti al giorno di attività fisica come passeggiare, nuotare, aiutano a controllare la glicemia;
- Seguire, dove previsto, la terapia farmacologica. A volte può essere necessaria la terapia insulinica;
- Tenere sotto controllo il peso corporeo. Quest’ultimo punto è di importanza fondamentale perché può garantire il controllo della glicemia ed evitare l’utilizzo di farmaci, portando serenamente la gravidanza a termine senza incorrere nelle citate complicanze.
Consigli nutrizionali
Come sottolineato, è importante, se si soffre di diabete gestazionale, farsi seguire un professionista con una dieta personalizzata. Tuttavia, ecco dei consigli nutrizionali che puoi mettere in pratica!
- Evita gli zuccheri semplici. Evita quindi dolci e prodotti da forno come merendine, biscotti, brioche che lo contengono;
- Tieni sotto controllo il consumo di frutta dolce; puoi consumarla, ma senza abusarne;
- Consuma cereali integrali (pane, pasta, riso etc) ad ogni pasto, insieme a verdura, proteine e grassi sani di elevata qualità (in questo articolo ti consiglio cosa mangiare in gravidanza!).
- Non evitare i carboidrati! In questo periodo delicato della vita sono molto importanti. La quantità deve essere tenuta sotto controllo: consuma i carboidrati secondo i tuoi fabbisogni, senza eccedere.
L’alimentazione in gravidanza è fondamentale, capace di garantirti il benessere, il mantenimento del peso forma e tutelare la tua salute e quella del tuo bambino: richiedi il tuo piano alimentare personalizzato con me!
Come si monitora la glicemia se si soffre di diabete gestazionale?
Se soffri di diabete gestazionale, è importante monitorare ogni giorno le tue glicemie e fornire al tuo medico e al tuo nutrizionista i risultati. Puoi monitorare la glicemia utilizzando un dispositivo portatile per la lettura automatica, si effettua sul sangue capillare, pungendosi il polpastrello con un apposito pungidito indolore.
Il diabete gestazionale si ritiene tenuto sotto controllo se vengono rispettati i seguenti criteri:
– Glicemia prima dei pasti = 65-90 mg/dl
– Glicemia 1 h dopo i pasti = non oltre 140 mg/dl
– Glicemia 2 h dopo i pasti = non oltre 120 mg/dl
Quali sono i fattori di rischio del diabete gestazionale?
- Età avanzata (>35 anni). Anche se gli stili di vita odierni conducono a tardare il concepimento, anche del primo figlio, dopo i trent’anni le complicanze connesse alla gravidanza aumentano. Il rischio di diabete gestazionale è uno di quelle.
- Sovrappeso o Obesità (BMI maggiore o uguale a 25). Il peso corporeo è uno dei fondamentali fattori di rischio di diabete gestazionale. Come dico sempre alle mie pazienti è fondamentale perdere peso prima della gravidanza laddove necessario, e rientra tra le cose da fare quando si vuole programmare la gravidanza.
- Familiarità per diabete, ossia genitori o fratelli affetti da diabete tipo I o II.
- Pregresso diabete gestazionale, ossia aver già avuto una gravidanza con diabete gestazionale.
Il rischio di diabete gestazionale è considerato alto se è presente:
- Obesità
- Glicemia alta già prima della gravidanza (100-125 mg/dl a digiuno)
- Pregresso diabete gestazionale
Come si fa la diagnosi di diabete gestazionale?
Lo screening di diabete gestazionale non è universale, non viene quindi eseguito su tutte le donne, ma solo su quelle in cui è presente almeno uno dei fattori di rischio sopra elencati. In questo caso la diagnosi prevede di eseguire un test da carico orale di glucosio tra la 24 e la 28 esima settimana di gestazione.
Se i fattori di rischi presentati sono più di uno, ad esempio una donna obesa con familiarità al diabete, o se i fattori rientrano tra quelli ad alto rischio, è necessario fare uno screening precoce già tra la 16 esima e la 18 esima settimana di gestazione, da ripetere tra la 24 esima e la 28 esima.
La diagnosi è definita dalla presenza di uno o più valori uguali o superiori a quelli indicati in tabella.
TEMPI | GLICEMIA SU PLASMA VENOSO |
0 | ≥ 92 |
60 MIN | ≥ 180 |
120 MIN | ≥ 153 |
Quali sono le complicanze del diabete gestazionale?
- Macrosomia fetale, feti di grandi dimensioni e di peso elevato. Il bambino nato con elevato peso può manifestare da adulto malattie metaboliche, come spiego in questo articolo.
- Trauma ostetrico alla nascita per madre e neonato (es. distocia di spalla, lacerazioni perineali)
- Induzione del travaglio o parto con taglio cesareo
- Ipoglicemia neonatale
Esiti tardivi
- necessità di controlli nel neonato subito dopo la nascita;
- rischio aumentato di sviluppare un diabete di tipo 2, in particolare nei 5 anni dopo il parto;
- rischio per la prole di sviluppare tardivamente in età pediatrica o in età adulta obesità e diabete.
Dottoressa Deborah Fedele
FONTI
Linee Guida 20 “Gravidanza fisiologica”Sistema nazionale per le linee guida. Aggiornamento 2011.
https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa042973
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