Ci sono dei cibi da NON mangiare in gravidanza? Sì, anche se non sono molti! In gravidanza bisogna prestare attenzione alla qualità alimentare, ma anche, talvolta, ad alcuni specifici cibi. Vediamolo insieme!
Spesso mi ritrovo a parlare alle mie pazienti di cosa mangiare in gravidanza per il benessere della mamma e del bambino, tanto che oramai è abbastanza diffusa l’idea che una sana alimentazione sia fondamentale durante i novi mesi di gestazione. Abbiamo parlato del pesce in gravidanza, delle proteine, dei grassi sani di origine alimentare, di tutti i micronutrienti fondamentali per il corretto sviluppo fetale. Nonostante ciò, spesso ricevo tante domande su cosa evitare in gravidanza, e mi rendo conto che molte mamme non sanno che esistono cibi da NON mangiare in gravidanza.
Cosa NON mangiare in gravidanza? Ecco l’elenco!
Vi premetto che la lista dei cibi da non mangiare in gravidanza non è lunghissima. La gravidanza è un periodo fisiologico della vita di una donna, e non va trattata come uno stato di “malattia”. É anche vero, però, che in gravidanza:
- Si è più suscettibili alle tossinfezioni alimentari (come listeriosi, toxoplasmosi, salmonellosi) e questo comporta una maggiore attenzione alle buone prassi di igiene alimentare;
- Si deve prestare maggiore attenzione alle sostanze teratogene (ossia con azione potenzialmente tossica sul feto);
- Attenzione anche a quegli alimenti per i quali il feto non ha capacità di proteggersi.
In fondo, come sappiamo l’ambiente esterno (composto dal cibo che mangiamo, dall’aria che respiriamo, dalla serenità del nostro ambiente di vita etc) incide notevolmente sulla salute del bambino e dell’adulto che sarà, come dicono i tanti studi di epigenetica al mondo.
Vediamo quindi i dieci cibi da non mangiare in gravidanza!
UNO. Alcol
Al primo posto tra cibi e bevande da non mangiare o assumere in gravidanza c’è l’alcol. L’alcol non può essere assunto in gravidanza, preferibilmente nemmeno in piccole dosi. Si tratta infatti di una sostanza che per l’uomo è sempre tossica, ma che siamo in grado di metabolizzare grazie a dei particolari enzimi. Tuttavia, il feto non ha ancora questa capacità. Di conseguenza, l’alcol ingerito dalla madre e i suoi metaboliti, giungono dopo pochi minuti nel sangue del feto, accumulandosi nel suo sistema nervoso e in altri organi danneggiandoli, in maniera irreparabile. Ad oggi, non esiste una dose di alcol considerata sicura in gravidanza. Scopri tutto sull’effetto dell’alcol in gravidanza qui.
DUE. Pesci di grossa taglia
Abbiamo parlato in questo articolo di quale pesce si può mangiare in gravidanza. Il pesce è un alimento completo, proteico e genuino, fondamentale in gravidanza anche per il prezioso apporto di DHA, un acido grasso semi essenziale della serie omega 3 con un grande ruolo nello sviluppo del sistema nervoso fetale.
Purtroppo, però, alcuni tipi di pesce rientrano tra i dieci cibi da non mangiare in gravidanza, in particolare quelli di grossa taglia, sono contaminati da metalli pesanti. L’uomo, attraverso il consumo di prodotti ittici, risulta esposto a diversi contaminanti. L’inquinamento delle acque marine è dovuto principalmente alle attività dell’uomo, che determinano l’immissione nell’ambiente acquatico di sostanze in grado di provocare effetti dannosi sugli organismi viventi.
I composti tossici sono i composti organici persistenti quali PCB, diossine1, ma anche alcuni metalli quali piombo, cadmio e, in particolare, mercurio, particolarmente presenti in pesci com:
- tonno;
- pesce spada;
- marlin;
- squali (per esempio verdesca)
- sgombro reale;
- tilefish;
- luccio.
TRE. COZZE E VONGOLE
Spesso mi chiedete se potrete godervi un bel piatto di spaghetti allo scoglio anche in gravidanza. La risposta non è univoca. Alcuni professionisti consigliano di evitare questi molluschi, altri di mangiarli, in virtù del loro notevole valori nutrizionali.
La diatriba sorge perché questi prodotti sono dei veri e propri filtri del mare: durante questo filtraggio potrebbero trattenere al loro interno sostanze nocive come gli scarichi industriali, per cui meglio evitarli, in quanto possono veicolare malattie come la salmonellosi.
Se è vero che la cottura perfetta riduce il rischio di salmonellosi, non riesce ad eliminare le eventuali tossine.
Non è quindi, un no assoluto, ma:
- Essere sicuri della provenienza del prodotto;
- Essere sicuri della freschezza del prodotto;
- Mangiare le cozze/vongole preferibilmente sgusciate ed evitare il liquido di cottura;
- Cuocere il prodotto ben cotto.
QUATTRO. Pesce crudo
Anche sul pesce crudo c’è ancora una diatriba tra chi sostiene che sia sicuro e chi suggerisce di evitarlo.
Il pesce crudo può essere veicolo di vari parassiti, come il verme Anisakis, Esterichia Coli, Listeria e Salmonella.
Ad oggi, il pesce crudo servito nei ristoranti deve essere per legge abbattuto, e questo elimina il rischio di Anisakis. Ciò non toglie che il prodotto crudo è estremamente delicato e può essere soggetto a contaminazione crociata e durante la manipolazione. Inoltre, una non corretta conservazione aumenta il rischio per la gestante che decide di mangiare pesce crudo.
In definitiva, consiglio di evitarlo o assumerlo se estremamente sicure della sua freschezza e che abbia subito manipolazione corretta, altrimenti, evitatelo per questi nove mesi.
CINQUE. Salmone e altro pesce affumicato.
È preferibile evitare il pesce affumicato o altri alimenti affumicati, per i rischi connessi alla presenza di sostanze cancerogene legate al processo di affumicatura.
SEI. Carne Cruda e affettati crudi
Anche la carne cruda, come il pesce, va assolutamente evitata per scongiurare contaminazioni batteriche e il rischio di listeriosi, salmonellosi e tossinfezioni da E. Coli e Campylobacter.
Attenzione alle cross-contaminazioni dei prodotti carnei conservati, non consumare senza previo adeguato e uniforme riscaldamento.
E il prosciutto crudo stagionato si può mangiare in gravidanza?
Deve essere stagionato almeno 12 mesi, questo di fatto annulla la proliferazione del protozoo Toxoplasma gondii che causa la toxoplasmosi e rende improbabile il rischio di listeriosi.
Meglio evitare anche gli affettati al banco gastronomia (es. prosciutto cotto, mortadella, fesa di tacchino) perché a rischio di cross-contaminazioni; sono da preferire le vaschette preconfezionate di produzione industriale.
SETTE. Uova “caserecce”.
Le uova sono un ottimo alimento per tutti, anche per le mamme in gravidanza. Tuttavia in questo periodo della vita è bene acquistare quelle del supermercato anziché affidarci al prodotto “casereccio” che, anche se sicuramente è più sano, non viene sottoposto agli stessi controlli igienico-sanitari del prodotto da supermercato. Considerato che l’uovo entra a contatto con il canale fecale della gallina, è bene trattare questo prodotto con estrema attenzione. Compra dunque uova biologiche da galline allevate all’aperto, ma al supermercato, cuocile bene e lava sempre bene le mani dopo averle manipolate!
OTTO. Latte “crudo”
Il latte crudo è uno degli alimenti a rischio salmonellosi, ovviamente solo se crudo. Latti che sono stati pastorizzati (io consiglio di consumare latte fresco di alta qualità pastorizzato) o UHT (sottoposti a elevati trattamenti termici) sono più sicuri.
NOVE. Formaggi a pasta molle ed erborinati (con muffe).
Brie, camembert, gorgonzola, feta, robiola, crescenza, stracchino, taleggio.
Il problema principale dei formaggi molli è che si tratta di cibi umidi rispetto ad altri formaggi, caratteristiche che li rendono l’ambiente ideale per la proliferazione di batteri pericolosi, proprio come la listeria. Per la stessa ragione è meglio evitare prodotti con le muffe.
Per i formaggi a pasta molle, il rischio riguarda soprattutto quelli freschi, come:
- Stracchino non confezionato
- Crescenza non confezionata
- Burrata fresca
- Primo sale fresco di caseificio
- Squaquerone non confezionato
- Robiola fresca di caseificio
In realtà, però, alcuni di questi come feta, robiola, crescenza e stracchino, se acquistati al supermercato e prodotti con latte pastorizzato, sono generalmente sicuri. Un consiglio è quindi quello di consumarli subito appena aperti dalla loro confezione, o cotti.
DIECI. Formaggi a pasta semidura.
È sconsigliato anche il consumo di formaggi a pasta semidura derivati da latte crudo e pastorizzato, perché la crosta è soggetta a contaminazioni con il germe della listeriosi durante la stagionatura.
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CIBI “NI”
Li ho chiamati cibi “nì” perché non sono da demonizzare ma da assumere con moderazione! Ecco quali sono:
- Dolci. Nessuna donna in gravidanza dovrebbe privarsi di un bel dolce se ne ha voglia! L’importante è non esagerare. Lo zucchero, infatti, è un “anti-nutriente” dalle capacità infiammatorie, decalcificanti, dall’effetto negativo anche sul sistema nervoso e… crea dipendenza. Dunque, assumetelo con moderazione. Piuttosto, se avete particolari “voglie”, leggete l’articolo dedicato ai tanti snack sani che si possono fare in gravidanza per resistere alle voglie!
- Fritture. Gli oli sottoposti alle alte temperature si alterano e possono diventare pericolosi per la salute. La donna in gravidanza, inoltre, ha delle difficoltà digestive e può soffrire di reflusso. Meglio dunque limitare le fritture.
- Caffeina. Il caffè, come tutte le bevande contenenti le cosiddette sostanze “nervine” (tè, bibite tipo cola, cioccolato), va assunto con moderazione perché la caffeina attraversa la placenta. Bisogna anche tener presente che durante questo particolare periodo il metabolismo della caffeina è rallentato di 15 volte e quindi le future mamme sono più sensibili ai suoi effetti. Sono da preferire, eventualmente, i prodotti decaffeinati o deteinati. Scopri tutto sul caffè in gravidanza in questo articolo!
- Sale. Il sale favorisce l’ipertensione, ossia l’aumento della pressione. Ecco perché in gravidanza andrebbe ridotto e consumato sale iodato. In questo articolo abbiamo parlato infatti del ruolo importantissimo dello iodio in gravidanza, il cui fabbisogno aumenta, e che può essere sopperito con l’uso di sale iodato.
- I funghi. Vanno limitati in gravidanza e usati sporadicamente. Ne ho parlato qui!
- La soia. Contenendo fito-estrogeni, la soia e i suoi derivati (latte di soia, tofu, tempeh) sono da limitare in gravidanza, come spiego in questo articolo. Segui una dieta vegetariana in gravidanza? Allora qui ti parlo di come gestirla in sicurezza!
ATTENZIONE ANCHE A…
- Frutta e verdura cruda, se siete negative alla toxoplasmosi. Ciò non significa che vadono evitate, ma lavate correttamente sotto acqua corrente;
- Le tisane, che sebbene naturali non sono tutte sicure! Ne ho parlato qui.
Bene, ecco conclusa la lista dei cibi da evitare in gravidanza!
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FONTI
- (Severino et al., 2006)