Cosa sono le coliche del neonato? Oggi sono descritte come un pianto eccessivo nell’infanzia, la cui causa è difficile da ascrivere ad un fattore specifico. Nonostante siano estremamente frequenti nei primi mesi di vita del bambino, si è da poco giunti ad una comune definizione, e si sa poco sulla patogenesi o sulla strategia di gestione ottimale per le coliche infantili. Oggi scopriamo tutto sulle coliche del neonato e sui cibi da evitare!
Il ruolo del microbiota
Spesso le coliche del neonato hanno una causa ovvia: l‘immaturità intestinale e un microbiota intestinale non ancora formato, o formato con popolazioni microbiche particolari. Ad esempio, secondo alcuni studi il neonato con coliche presentava infiammazione intestinale e disbiosi intestinale (alterazione della microflora), rappresentata da un minor numero di Bifidobacilli(2).
In merito all’immaturità intestinale, ricorda che il tuo piccolo era nutrito da te e dai nutrienti forniti tramite la placenta fino a poche settimane fa: dagli il tempo di “imparare” a digerire da solo!
Ma cosa è la microflora intestinale e perché il neonato può avere un’alterazione?
La microflora intestinale è l’insieme dei microrganismi che popolano il nostro intestino. Quando un bambino nasce è perfettamente sterile, ma viene immediatamente colonizzato già durante il passaggio nel canale del parto, poi con il contatto pelle pelle, i baci, il contatto con il mondo esterno e l‘allattamento al seno.
I primi mesi di vita sono molto importanti per costruire una popolazione batterica florida ed equilibrata. Il latte materno, infatti, favorisce la proliferazione dei bifidobatteri, un ceppo particolarmente benefico per la salute umana.
Ad oggi gli studi sul microbiota del neonato, e l’incidenza di coliche infantili, sono ancora in essere.
Microbiota del neonato e alimentazione materna
Dato che la mamma può “contaminare” il bimbo con il suo microbiota intestinale, sarebbe utile mirare a diffondere nelle mamme l’importanza della sana alimentazione, soprattutto nel terzo trimestre di gravidanza.
Il microbiota varia in maniera molto sensibile con quello che mangiamo, per esempio si nutre della fibra (verdure, frutta, cereali integrali) e viene danneggiato da farmaci, antibiotici, zuccheri, farine raffinate etc.
Un’alimentazione mirata al benessere materno può migliorare la sua salute intestinale, di conseguenza può aiutare il bimbo ad avere a sua volta un microbiota intestinale sano e ridurre così le coliche del neonato.
Al momento mancano prove evidenti riguardo all’uso di probiotici, supplementazione di lattasi e modificazione della dieta (1).
Coliche del neonato: ci sono cibi da evitare?
Dato che le coliche del neonato sono legate anche all’immaturità intestinale del bambino, la dieta della mamma che influenza può avere? Quali cibi evitare per le coliche del neonato?
Spesso legumi, broccoli e crucifere, cipolle, aglio, rucola, formaggi, vengono messi sotto accusa.
Per rispondere a questa domanda dobbiamo capire cosa è il latte materno.
Il latte è un emoderivato, significa che è un derivato del sangue (non può, infatti, considerarsi solo un alimento, dato che contiene centinaia di cellule staminali, globuli bianchi etc…). Come può, quindi, la fibra dei legumi o dei broccoli finire nel latte di tuo figlio? Ciò è impossibile! Pensa, per esempio, che noi non digeriamo la fibra, che quindi viene eliminata come scarto.
La dieta della mamma può però aiutare il bimbo ad avere un microbiota intestinale più sano. Come? Tramite la qualità di ciò che mangia! Dato che il bimbo eredita il suo patrimonio microbico dalla madre, se questo sarà sano e vario, anche quello del bambino lo sarà.
Coliche del neonato: il tuo bimbo è sereno?
Non sono intestino. La colica del neonato è stata attribuita a una serie di cause diverse dall’intestino
infiammato, come stress durante la gravidanza ed esperienze negative durante il parto(3), allergia alle proteine del latte, semplice bisogno di cure e attenzioni. Questo aspetto, soprattutto, è rilevante: la crisi di pianto insorge spesso nel tardo pomeriggio, sera. Il bambino può aver accumulato sonno, stress, stanchezza.
Il pianto del bambino potrebbe essere solo la somma di tanti piccoli disagi, una modalità di esprimersi da parte del neonato.
Ecco alcune strategie che potete mettere in atto:
- Fare il bagnetto nel tardo pomeriggio;
- Prendervi tempo per coccolarlo, abbracciarlo, possibilmente con “rumori bianchi” in sottofondo, come il suono del phon, quello della lavatrice, della macchina etc…
- Nel momento del pianto, tenerlo in braccio e coccolarlo. Tenerlo spesso tra le braccia, anche se non sta piangendo, ridurrà gli episodi di crisi di pianto;
- Fare una passeggiata;
- Cantargli una canzone o parlargli dolcemente;
- Massaggiarlo;
- Cullarlo;
- Ridurre le stimolazioni visive, uditive e tattili in modo da offrirgli un ambiente tranquillo.
Cosa mangiare durante l’allattamento?
Come hai visto la qualità della tua alimentazione è importante. Sai cosa mangiare in allattamento? Scoprilo in questo articolo!
Più che pensare alle cose da non mangiare durante l’allattamento, concentrati su ciò che invece puoi e devi mangiare quando allatti! Ricorda che la qualità della dieta può influenzare positivamente la composizione del latte. Per esempio il neonato trae beneficio da una dieta ricca di DHA, che favorisce lo sviluppo del suo sistema nervoso e di colina. Assicuragli tutti i nutrienti di cui ha bisogno per crescere! Se non sei sicura di cosa mangiare o che la tua alimentazione sia equilibrata, richiedi la tua consulenza nutrizionale con me, potremo effettuarla anche online!
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Dottoressa Deborah Fedele
Dott.ssa Deborah Fedele
Nutrizionista esperta in alimentazione in gravidanza, allattamento, alimentazione e fertilità.
Fondatrice del programma “Alimentazione in Gravidanza“.
FONTI
- Infantile Colic: an update. J Murugu Sarasu, Manish Narang, Dheeraj Shah
- Infant Colic Represents Gut Inflammation and Dysbiosis. J Marc Rhoads et all
- Rautava P, Helenius H, Lehtonen L. Psychosocial predisposing factors for infantile colic.